Nevica sulla nostra calma
Nevica. Osservo dalla finestra i fiocchi cadere copiosi. Mentre lavoro su quello che ormai è un allenamento che non verrà mai proposto, i dirigenti mi comunicano che il campo di Gozzano è totalmente imbiancato, che la seduta di oggi è (ovviamente) annullata e che molto probabilmente non giocheremo domenica contro l'Olginatese. Probabile che si vada alla domenica successiva. Ma c'è la Coppa Italia... Mah, vediamo. Intanto osservo i fiocchi che si inseguono rallentando, facendo a gara a chi tocca per ultimo il suolo prima nero, poi grigio, ora candido. Penso che la calma che ci mettono loro a cadere dovrebbe essere sempre la nostra che programmiamo il lavoro in vista di una volata finale nel campionato di serie D contro il Como (e la Caronnese) che si preannuncia snervante. Calma nel vivere i momenti, analizzare i problemi, intervenire in settimana e giocare ogni gara, che in realtà è vista come un ostacolo tra noi e lo scontro diretto del Sinigallia alla quartultima giornata, tra noi e il traguardo finale. Certo, ce la stiamo giocando contro un'intera città, una società storica che ha fatto anche la serie A, una proprietà attuale che non sta badando a spese pur di risalire subito. E però è questo che ci inorgoglisce, ci rende ancor più consapevoli di quello che, in silenzio, come la neve, stiamo cercando di fare.